Meditando con de La Tour…
Ho avuto una vita segnata da molte tragedie;
guerre, perdita di diversi figlioli.
Le tenebre non furono solo attorno a me:
anche nella mia vita personale
non mancarono peccati,
pretese, ambizioni smodate,
mania di possesso ad ogni costo.
Tuttavia, mi aiutò sempre una grande passione:
scoprire la luce,
il suo calore, la sua forza, i suoi riflessi.
Scoprire la luce
divenne per me, scoprire il Signore.
Avevo bisogno della “luce vera,
quella che illumina ogni uomo”.
L’ho vista in quel piccolo bambino,
fasciato come si usava a quel tempo;
fasce che spesso ritrovo
nel sepolcro del Crocifisso-Risorto.
Quanti stanno attorno li ho pensati
illuminati di luce riflessa;
non tanto per la luce della lampada
ma dalla luce stessa che è Gesù.
Maria pienamente illuminata;
Giuseppe, custode della luce.
Nei volti ho voluto mettere
la mia partecipazione al mistero.
Negli occhi di Maria e nelle sue mani intrecciate
c’è tutta la gioia di una giovane madre,
ma vi è prefigurato
anche il destino doloroso del Figlio.
Dallo sguardo penetrante del primo pastore
nasce il dono dell’agnello.
Nelle donne della Lorena
la commozione si fa servizio.
Mi commuove ancora il sorriso
e la riverenza dell’altro pastore;
E tutti, adoranti…
Venite adoriamo il Cristo Signore è nato!
Latour Natività 1644 Scoprire la luce è scoprire il Signore. “luce vera che illumina ogni uomo”. Quanti stanno attorno sono illuminati di luce riflessa; non tanto per la luce della lampada Nel volto dei personaggi, la partecipazione al mistero. Negli occhi di Maria e nelle sue mani intrecciate E tutti, adoranti… Venite adoriamo, il Cristo Signore è nato! |