Giorni faticosi
Sono giorni faticosi per tutti:
dover ricostruire quotidianità diversa;
dovervi aggiungere le preoccupazioni per il lavoro,
la fatica della gestione dei nostri ragazzi che non vanno a scuola;
il pericolo che incombe sulla salute;
l’incognita di quanto durerà questa situazione;
il non poter vivere la nostra fede nei modi consueti e certo non banali.
Accogliamo questa prova con due atteggiamenti
che ci propone spesso San Paolo nelle sue lettere:
“parresia” = grinta e gioiosa fiducia;
“upomoné” = Obbedienza, costanza, umiltà, sobrietà, perseveranza.
Due parole difficili da tradurre, ma che possiamo fare nostre
con un’intensità di preghiera maggiore;
con l’Ascolto della Parola di Dio con lo strumento della Lectio divina;
con una carità spicciola che va dall’attenzione alle regole,
ad una telefonata che spalanca il cuore di qualche fratello.
E ad ogni altra “fantasia” che l’attenzione ai fratelli inventa in noi.
Già, e l’eucarestia, e i sacramenti?
Manteniamone e accresciamone un grane desiderio,
aumentato con “l’ascoltare messa”
in qualche proposta televisiva o radiofonica.
Esploderà poi al momento opportuno
nella celebrazione viva, comunitaria.
E sarà Pasqua; e si aprirà davvero il tempo dello Spirito!
Nel frattempo, noi ci siamo!
Nell’eucarestia che ogni giorno celebriamo,
ci mancate, ma vi teniamo vicini.
Con il rispetto dovuto alla situazione
non temete di chiamarci, di incontrarci.
i vostri sacerdoti