VENERDì 29 MAGGIO 2020 – MESSA DEFUNTI

ALL’INGRESSO (Sal 32 (33), 5b-6a)

Della bontà di Dio piena è la terra, alleluia;
la sua parola creò l’universo, alleluia.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Dio di misericordia, luce e conforto di chi crede in te,
ravviva sempre più nella tua Chiesa i desideri che tu le hai suscitato nel cuore
e, rivelando la sublimità delle tue promesse,
rendi più certa la nostra speranza;
così la nostra sorella… potrà aspettare con fiduciosa pazienza
il destino di gloria ancora nascosto,
ma già contemplato senza ombra di dubbio dagli occhi della fede.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che
vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Lettura dal libro dell’ Apocalisse di san Giovanni apostolo

1,1-8 – Il giorno del Signore

Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!

Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: 11 “Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa”.

Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. 14 I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. 15 I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza.

17 Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: “Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. 19 Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito. Il senso nascosto delle sette stelle, che hai visto nella mia destra, e dei sette candelabri d’oro è questo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette Chiese. Parola di Dio.

Dal Salmo 62

Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anèla la mia carne,
come terra deserta, àrida, senz’acqua. R.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode. R.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. R.

Se penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene. R.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani. (Rm 8, 24-27)

Fratelli, nella speranza siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio. Parola di Dio.

Alleluia.
Manderò a voi lo Spirito della verità, dice il Signore;
egli vi guiderà a tutta la verità.
Alleluia.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni. (Gv 16, 5-11)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato». Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO

Noi, tuo popolo e gregge che tu pasci, ci affideremo sempre solo a te,
annunzieremo in eterno le tue lodi, alleluia.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, che hai risollevato il mondo con l’umiliazione del tuo Figlio, conferma nella nostra sorella… la gioia pasquale perché, libera dall’oppressione della colpa, possa partecipare con pienezza alla gloria eterna di Cristo risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

SUI DONI

O Dio, che in questo misterioso scambio di doni ci chiami a partecipare alla ricchezza della vita divina, rendici testimoni nelle opere della verità che mirabilmente ci ha illuminato. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Tu hai creato il mondo nella sua varia ricchezza e hai disposto l’avvicendarsi delle stagioni; all’uomo, plasmato con sapienza a tua immagine, hai sottomesso ogni creatura vivente, affidandogli tutte le meraviglie dell’universo. Dalla terra lo avevi tratto, ma rigenerandolo nel battesimo gli hai infuso una vita che viene dal cielo. Da quando l’autore della morte è stato sconfitto per l’azione redentrice di Cristo, l’uomo ha conseguito il dono di un’esistenza immortale e, dispersa la nebbia dell’errore, ha ritrovato la via della verità.

Riconoscenti e ammirati per questo disegno di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te, o Padre, l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE (Gv 17, 12-13. 15)

«Padre, quando ero con loro, proteggevo quelli che mi hai dato; e ora vengo a te.
Non ti chiedo di toglierli dal mondo, ma di salvarli dal male»,
dice il Signore ,alleluia.

ALLA COMUNIONE (Cfr. Gv 6, 56)

«Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue rimane in me e io in lui»,
dice il Signore,alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

Dio forte e misericordioso, la grazia che ci è stata elargita sia in noi principio di vita eterna, e diventi la nostra sorella… Sorgente e certezza della gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.

 

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