SETTIMANA SANTA e ALTRO
Indicazioni generali
– L’Arcivescovo celebra la Settimana Autentica ed il Triduo Pasquale in Cattedrale.
Le celebrazioni liturgiche saranno trasmesse in diretta su Chiesa Tv (can. 195 d.t.),
www.chiesadimilano.it, Radio Marconi, Radio Mater e sul canale YouTube chiesadimilano.it
Gli orari delle celebrazioni sono i seguenti:
Domenica delle Palme (ore 11.00);
Messa nella cena del Signore (ore 17.30);
Celebrazione della Passione del Signore (ore 15.00);
Veglia Pasquale (ore 21.00); Pasqua di Resurrezione (ore 11.00).
La celebrazione domestica del mistero pasquale.
– Nelle Comunità pastorali e nelle Parrocchie la Messa della Domenica delle Palme, la Messa nella cena del Signore, la Celebrazione della Passione del Signore, la Veglia Pasquale e la Messa della Pasqua di Resurrezione avvengono tutte in assenza di popolo, evitando la concelebrazione qualora non fosse possibile adottare il rispetto delle misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica.
Nell’osservanza delle identiche misure e per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di un ministrante, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, un operatore per la trasmissione via web.
Le chiese rimangono aperte
garantendo tutte le misure necessarie previste a evitare assembramenti e contatti tra le persone. Non si organizzino perciò celebrazioni della penitenza, adorazioni eucaristiche, adorazioni della Croce o Via Crucis.
– Ogni Parroco è invitato a celebrare nella propria chiesa parrocchiale. I responsabili di Comunità Pastorali con le Diaconie decidono in quale chiesa celebrare, evitando la duplicazione delle celebrazioni. Le celebrazioni avvengono secondo i Libri approvati e tenendo conto della conformazione degli spazi liturgici per quanto riguarda le azioni senza concorso di popolo.
Indicazioni per le celebrazioni
– La “Veglia in traditione Symboli”
per i giovani viene rinviata ad una data successiva al termine dell’emergenza sanitaria. Sarà la prima occasione per ritrovarsi insieme e con l’Arcivescovo.
– I Catecumeni
riceveranno il “Simbolo apostolico” nella Veglia in traditione Symboli e il Battesimo in una data successiva, al termine dell’emergenza sanitaria, auspicabilmente durante la Veglia di Pentecoste.
– La Domenica delle Palme.
La benedizione e la distribuzione degli ulivi benedetti viene rimandata ad una celebrazione successiva, al termine dell’emergenza sanitaria, che assuma il tono del ringraziamento, richiamando l’evento della fine del diluvio annunciato da una colomba con nel becco un ramoscello d’ulivo.
– La Giornata Mondiale della Gioventù quest’anno è celebrata nelle Diocesi.
Ogni gruppo giovanile, associazione, movimento, trovi le vie per leggere, commentare, mettere in pratica il messaggio di Papa Francesco “Giovane, dico a te, alzati …” (Lc 7,14).
– La Messa Crismale
viene rinviata ad una data successiva al termine dell’emergenza sanitaria.
– La Messa nella Cena del Signore viene celebrata nei Vesperi, secondo il Messale.
il Santissimo viene riposto nel tabernacolo.
– Il Venerdì santo
L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante.
Al di fuori delle celebrazioni si può esporre nelle chiese il Crocifisso,
evitando la pratica devozionale del bacio.
– La Veglia Pasquale sia celebrata solo nella Cattedrale e nelle Chiese Parrocchiali.
Si celebri secondo i Libri Liturgici ambrosiani (accensione del cero, Preconio,
liturgia della Parola con annuncio della Risurrezione).
La parte battesimale comporti solo la benedizione dell’acqua e il rinnovo delle promesse
(la benedizione del fonte nelle chiese parrocchiali sia rimandata ad altra domenica del tempo pasquale).
Indicazioni per la celebrazione dei sacramenti (in questo periodo)
- La confessione pasquale.
Poiché si verificherà l’impossibilità di celebrare il sacramento della penitenza, per la ragionevole e responsabile prudenza legata all’emergenza sanitaria,
si ricordi quanto la Chiesa insegna:
quando si è sinceramente pentiti dei propri peccati,
ci si propone con gioia di camminare nuovamente nel Vangelo e,
per un’impossibilità fisica o morale, non ci si può confessare e ricevere l’assoluzione,
si è già realmente e pienamente riconciliati con il Signore e con la Chiesa
(cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
Pertanto, a misura della sincerità del pentimento e del proponimento, nell’intimità con il Signore si faccia un atto di profonda contrizione e si scelga un gesto di penitenza che in qualche modo ripari al male commesso e rafforzi la volontà di servire il Signore. Non appena venga meno quell’impossibilità, si cerchi comunque un confessore per la confessione e l’assoluzione. L’impossibilità di celebrare il sacramento non impedisce alla misericordia infinita di Dio di raggiungere, perdonare, salvare ogni suo figlio, ogni sua figlia.
2. …
- Le Messe di prima Comunione e della Cresima. Quando le faremo?
Quando finirà l’emergenza e si riprenderà la vita quotidiana
la prima cosa che dovremo fare è celebrare l’Eucaristia!
Radunarsi, festeggiare, fare suffragio per i defunti, battezzare, confessare,
andare a trovare i parenti, gli ammalati, giocare insieme, raccontarci tante cose…
– La seconda cosa che dovremo fare è quella di fissare con le catechiste le date delle prime comunioni.
E si celebrino con gioia anche se il programma del catechismo non è stato ben concluso…
Quindi, appena possibile si celebrino le Prime Comunioni!
– La stessa cosa faremo per le Cresime.
Se rimangono praticabili le date fissate, si celebrino; in caso contrario cercheremo con il Vicariato competente una soluzione creativa e le celebreremo in modo diverso.
Ma su questo punto torneremo dopo aver pensato alla celebrazione della Pasqua.
4. su Battesimi e Matrimoni (Aggiunta del parroco)
Per logica conseguenza – mi permetto di dire – ciò vale anche per Battesimi e Matrimoni
Per i matrimoni in particolare si noti la precisazione del ministero:
E’ necessario che l’accesso alla chiesa avvenga solo in occasione di spostamenti determinati da “comprovate esigenze lavorative”, ovvero per “situazioni di necessità” e che la chiesa sia situata lungo il percorso , di modo che, in caso di controllo da parte delle Forze di polizia , possa esibirsi la prescritta autocertificazione o rendere dichiarazione in ordine alla sussistenza di tali specifici motivi.
Quanto alle celebrazioni liturgiche, le considerazioni fin qui esposte inducono a ritenere che il numero dei partecipanti ai riti della Settimana Santa ed alle celebrazioni similari non potrà che essere limitato ai celebranti , al diacono, al lettore, all’organista, al cantore ed agli operatori per la trasmissione .
Analoghe considerazioni possono essere estese ai matrimoni: ove dunque il rito si svolga alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni — e siano rispettate le prescrizioni sulle distanze tra i partecipanti — esso non è da ritenersi tra le fattispecie inibite.
Il Fondo “San Giuseppe” Continuando lo stile e il metodo del Fondo Famiglia Lavoro, l’avvio e il sostegno del Fondo San Giuseppe, in collaborazione con il Comune di Milano, è il modo di esprimere solidarietà per chi perde il lavoro a causa dell’epidemia. Rinviamo al portale della Diocesi per le informazioni. (https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/coronavirus-nasce-il-fondo-san-giuseppe-per-aiutare-chi-perde-il-lavoro-a-causa-dellepidemia-313005.html) |