MARIA MADRE DELLA CHIESA
Lunedì dopo Pentecoste 2020
ALL’INGRESSO (Cfr. At 1, 14)
Sol. I discepoli erano assidui e concordi nella preghiera
con Maria, la madre di Gesù.
Tutti. Madre della Chiesa, tu apri il nostro cuore
allo Spirito del Figlio tuo Gesù. Alleluia
LedALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio di misericordia ineffabile,
il cui Figlio unigenito, confitto alla croce,
ci ha donato come madre nostra la sua stessa Madre,
fa’ che la tua Chiesa,
sorretta dall’esempio della Vergine Maria,
si allieti ogni giorno della santità dei credenti
e attiri alla luce e all’amore del vangelo
tutti i popoli della terra.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Lettura degli Atti degli Apostoli.
At 1, 12-14: Erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme a Maria, la madre di Gesù.
Dopo che il Signore Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. Parola di Dio
SALMO
Sal 86 (87), 1-7
Di te si dicono cose gloriose, città di Dio.
Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe. R.
Dite si dicono cose gloriose, città di Dio!
Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda». R.
Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato.
E danzando canteranno:
“Sono in te tutte le mie sorgenti». R.
EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Rm 5, 12-15. 19-21 – Adamo è figura di Colui che doveva venire.
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Parola di Dio
Alleluia
Vergine felice, che hai generato il Signore;
beata Madre della Chiesa, che fai ardere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni
Gv 19, 25-34 – Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Parola del Signore
DOPO IL VANGELO
♫ Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende.
Veni Sancte Spiritus, Veni Sancte Spiritus,
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Accogli le suppliche della tua Chiesa, o Dio clemente:
rendila capace di imitare
la carità della santa Vergine Maria
e di rivivere la sua fedele obbedienza alla tua parola.
Per Cristo nostro Signore.
SUI DONI
Accetta, o Padre, le nostre offerte
e trasformale nel sacramento di salvezza;
fa’ che, rinvigoriti da questo mistero
e sostenuti dall’amore della Vergine Maria, madre della Chiesa,
possiamo testimoniare con maggiore coerenza di opere
la nostra rinascita battesimale.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre,
qui e in ogni luogo,
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Celebrando la memoria della Vergine Maria,
a te innalziamo la nostra lode.
Ai piedi della croce
raccolse il testamento del Figlio morente
e divenne madre di tutti gli uomini,
rinati per quella morte a vita nuova.
Mentre gli apostoli, fiduciosi nella promessa,
attendevano il dono dello Spirito,
Maria si univa alle loro suppliche
ed era con loro segno e modello della Chiesa in preghiera.
Elevata alla gloria dei cieli, questa madre affettuosa
protegge il tuo popolo nell’arduo pellegrinaggio
e ne sostiene i passi sull’aspro cammino,
in attesa del ritorno del Signore.
Per questo dono del tuo amore immenso,
uniti agli angeli e ai santi,
eleviamo, o Padre, l’inno della gioia perenne:
Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Beato il grembo che ti ha portato, o Cristo,
e beato il seno che ti ha nutrito,
o Signore del mondo che per salvare gli uomini
ti sei degnato assumere la natura mortale.
Dopo la comunione
a cori alterni
L‘anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Gloria.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato in questa cena
un pegno di redenzione e di vita,
fa’ che la tua Chiesa, con l’aiuto materno di Maria,
annunzi a tutti i popoli il vangelo
perché il mondo accolga l’azione santificante del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.