Messa di Venerdì

 defunti 5 giugno

ALL’INGRESSO (Sal 67 (68), 20-21a)

Benedetto sempre il Signore, ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva, alleluia.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Concedi Dio misericordioso, al nostro fratello… di proclamare la gloria del Signore risorto e fa’ che un giorno ottenga in pienezza i doni di grazia che già ora riceve e pregusta. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Lettura dal libro dell’ Apocalisse di san Giovanni apostolo

5,1-8 – sul trono, un libro, sigillato con sette sigilli.

E vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. 2 Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: “Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?”. 3 Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra, era in grado di aprire il libro e di guardarlo. 4 Io piangevo molto, perché non fu trovato nessuno degno di aprire il libro e di guardarlo.

Uno degli anziani mi disse: “Non piangere; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli”.

Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 7 Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. 8 E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, e cantavano un canto nuovo:

“Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue,
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,
10 e hai fatto di loro, per il nostro Dio,
un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra”.

11 E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia 12 e dicevano a gran voce:

“L’Agnello, che è stato immolato,
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza, onore, gloria e benedizione”.

13 Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano:

“A Colui che siede sul trono e all’Agnello
lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli”.
14 E i quattro esseri viventi dicevano: “Amen”. E gli anziani si prostrarono in adorazione. Parola di Dio.

SALMO (Sal 14 (15), 1-4b.5)
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.
Signore, chi abiterà nella tua tenda?

Chi dimorerà sulla tua santa montagna?
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore. R.

Non sparge calunnie con la sua lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il maligno,
ma onora chi teme il Signore. R.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre. R.

Alleluia.

Voi vi siete accostati al monte di Sion
e al Mediatore della Nuova Alleanza.
Alleluia.

Lettura del Vangelo secondo Luca. (Lc 6, 12-16)

In quel tempo. Il Signore Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

Parola del Signore.

 

DOPO IL VANGELO (Sal 145 (146). 1-2)

Loda il Signore, anima mia, alleluia.
Nella mia vita loderò il Signore, alleluia.
Finché avrò vita, canterò al mio Dio, alleluia.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Esaudisci, o Dio, i nostri desideri: al nostro fratello… Inserito nel mistero della morte e risurrezione del tuo Figlio dona di rallegrarsi nell’assemblea dei santi, quando verrà nella gloria come Giudice e Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

SUI DONI

Santifica, o Dio, questi doni, segno della nostra offerta spirituale, e trasforma noi tutti in sacrificio perenne a te gradito. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel Signore crocifisso e risorto l’uomo, perduto con la colpa di Adamo, per la sofferenza patita da un Dio ritorna alla dignità primitiva. Cristo redentore percorse il nostro cammino fino alla tragica umiliazione della morte e ci consentì di raggiungere il traguardo della vita immortale.
Riconoscenti e ammirai per questo disegno d’amore, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te, o Padre, l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE (Mt 28, 20)

Ecco, io sono con voi ogni giorno, sino alla fine del mondo, alleluia.

ALLA COMUNIONE (Cfr. Gv 17, 22)

Padre, ti prego che siano una cosa sola, come anche noi lo siamo, alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

Rendi piena e certa, o Dio, la nostra gioia pasquale e dona al nostro fratello… l’eterna salvezza. Per Cristo nostro Signore.

 

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